Team Sunweb, Matthews: “Dopo il Tour de France allenamenti alle 5 di mattina con Porte”
Michael Matthews manda in archivio un 2018 contrassegnato dagli infortuni. Il portacolori del Team Sunweb si è infortunato alla spalla nella prima uscita dell’anno, l’Omloop Het Nieuwsblad, e da quel momento ha rincorso la migliore condizione continuando a fare i conti con la dea bendata. Dopo essersi aggiudicato il prologo del Giro di Romandia e aver abbandonato la corsa per problemi fisici nei giorni successivi, infatti, ha dovuto alzare bandiera bianca anche nella prima settimana del Tour de France 2018, complice un’intossicazione alimentare, dovendo così rinunciare alla difesa della Maglia Verde conquistata l’anno prima. Soltanto a partire da agosto il 28enne australiano è riuscito a riscattarsi, aggiudicandosi la tappa regina del BinckBank Tour 2018 e, in rapida sequenza, le classiche canadesi GP de Québec 2018 e GP de Montréal 2018.
“Quella ottenuta al BinckBank Tour – ammette ai microfoni di sbs.com – è stata più di una vittoria. Mi ha permesso di scrollarmi di dosso un enorme peso. Ho lavorato duramente per uscire fuori dal tunnel in cui ero entrato in questa stagione. Quel successo mi ha dato grande fiducia e mi ha permesso di ripetermi nelle classiche canadesi. Se guardo indietro, penso di aver sbagliato a continuare a correre con la spalla in quelle condizioni. Uno sprinter non può presentarsi alle gare avendo una sola spalla a disposizione. Ancora adesso non sono al massimo, perché non riesco a muoverla correttamente. Dovrò fare molta fisioterapia in questi mesi, fuori dalle competizioni, per riportarla alla normalità”.
La svolta è arrivata dopo il forfait dalla Grande Boucle: “Non mi ero mai trovato in una situazione del genere a quel punto della stagione. È stato difficile riprendere e ritrovare gli stimoli. Ma poi ho visto che anche Richie Porte (BMC Racing Team) è uscito dal Tour de France in condizioni simili, a causa della caduta nella tappa di Roubaix, e quindi ci siamo fatti forza a vicenda. Per tre settimane ci siamo distrutti di allenamenti, uscendo ogni mattina alle cinque. Inoltre verso metà stagione mi sono affidato a uno psicologo dello sport ed è stato di grande aiuto parlare con qualcuno al di fuori dell’ambiente e che non avesse una reale influenza sulla squadra e sulle mie prestazioni”.
Ritrovato il filo col successo, Matthews ha già messo nel mirino due importanti obiettivi: i Mondiali di Yorkshire 2019 e le Olimpiadi di Tokyo 2020: “Abbiamo già parlato molto di entrambi gli appuntamenti, anche se il secondo non è in programma nella prossima stagione. Saranno i miei obiettivi principali per il futuro. Penso di poter fare bene in entrambi e di poter avere il giusto supporto per provare a centrarli”.
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